In occasione del Musical “Grease” tenutosi
giovedì 23 maggio 2019 presso il teatro Ariston di Gaeta, a chiusura di un anno
scolastico ricco di eventi di carattere sociale, si riaccendono i riflettori
sul cortometraggio realizzato dai ragazzi della Scuola media. La serata,
infatti, si apre con il cortometraggio sul bullismo “i nuovi eroi” realizzato dagli alunni della classe II E,
classificatosi tra i vincitori al festival internazionale del film corto di
Roma “Tulipani di Seta Nera”, regia di Michele Lo Giudice. Da qui una profonda
riflessione sociologica sulla prospettiva con cui i giovani guardano alla
società e sul modo in cui comunicano le loro emozioni, aspetti che si possono
rilevare in modo efficace solo “sul campo”. Le esigenze dei ragazzi si possono
cogliere solo nei contesti da loro vissuti. C’è una bellissima frase di I. Calvino
che recita “a volte uno si sente
incompleto ed è solo giovane”. Una frase forte e allo stesso tempo piena di
verità, perché quando si è giovani si è così attaccati ai propri sogni che a
volte sembrano molto lontani da raggiungere ma in realtà questo sentirsi
incompleti si rivela poi parte del crescere e della voglia di essere felici
senza compromessi. Difatti, il messaggio dato dai giovani alunni della Mattej
nel cortometraggio, dai toni molto incisivi, è stato: studiate, amate e vivete. La cultura è libertà di espressione prima
di tutto emotiva e poi didattica, un concetto caro al Dirigente Scolastico che
di rimando alle competenze dimostrate dagli alunni ha lasciato loro come
messaggio quello di preservare la propria umiltà, dichiarando che questa è la
caratteristica principale delle persone competenti.
Presenti all’evento anche il Sindaco di
Formia Paola Villa e una delegazione di altri amministratori tra cui il vice
Sindaco di Gaeta Angelo Migliozzi. Lo stesso Sindaco di Formia nel suo
intervento a chiusura dell’evento ha messo in luce l’importanza di cogliere i
“vissuti” dei ragazzi nei loro contesti di socializzazione di cui la Scuola è
sicuramente quello più significativo. Affinché ciò si realizzi, è necessario che
Enti pubblici e privati interagiscano all’interno di progettualità condivise
per garantire lo sviluppo culturale e sociale dei giovani soprattutto se
minori, in quanto è in quella fascia di età che si creano le fondamenta per il
loro futuro ruolo da adulti. Ne consegue il prezioso ruolo educativo dell’insegnante
che accompagna i ragazzi nella loro crescita sociale e umana, il quale rimane
ancora un importante punto di riferimento per abbattere il sempre più crescente
“individualismo sociale”. Per questo va un plauso a tutto il corpo docenti e al
Dirigente Scolastico.
Rossella Cappabianca