IL COUNSELING SOCIOLOGICO



 


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Sono numerosi gli interrogativi in merito a quale sia il campo d’azione del Counseling e su chi sia di fatto il Counselor.
Quesiti posti da chi ha considerato gli psicologi gli unici che possono svolgere in maniera riconosciuta le prestazioni di Counselor, cui ha fornito risposta il Consiglio di Stato smentendo tale convinzione.
Difatti, il Counseling non è altro che un insieme di competenze ed abilità trasversali di cui deve essere dotato un insegnate, uno psicologo clinico, un assistente sociale, un sociologo “on the work e on the round”, un dirigente di impresa sociale esperto di management sociale, un progettista sociale, nonché esponenti delle Forze dell’Ordine, come ad esempio un ispettore di polizia, che si occupano quotidianamente di “social problems” (problemi sociali), in condizioni spesso difficili.
Il Sociologo che applica il Counseling Sociologico deve essere in possesso delle seguenti competenze:
  • Ascoltare e comunicare empaticamente con l’utente portatore di un disagio/bisogno socio-relazionale;
  • Individuare le matrici sociali del disagio, anche in condivisione con altri professionisti coinvolti nel caso di specie;
  • Costruire insieme all’utente portatore del disagio e di bisogni,  le azioni che conducono alla rimozione e al cambiamento della situazione che ha generato la necessità di un aiuto;
  • Valutare insieme all’utente il risultato raggiunto, i punti di forza e debolezza manifestatisi durante il percorso e l’azione di aiuto messa in atto.
Da qui si può partire per superare i limiti dati da approcci rigidi, al fine di attivare prospettive plurime ed aperte che riconoscano la dinamicità dei social problems in una società sempre più “fluida”.

                                                                                                                                   RossellaCappabianca