Esplode a Londra la "gun culture"

 

Condivido una breve nota del collega Maurizio Vitiello Responsabile cultura ed arti visive dell'ANS Dip. Campania.
Da esperienza diretta sul campo-Londra, 3 Aprile 2018.
Sono ritornato a Kingsbury, dopo aver visto una mostra sull'emigrazione all'Institut of Contemporary Arts. La vita scorre a Londra, comunque. Turisti su tutto il tappeto centrale della City. Ieri sera a Tottenham è stata uccisa, da un'auto in corsa, una ragazza, Tanesha, che si intratteneva sotto casa con amici. Due bande di Tottenham e di Woody Green si danno la caccia. Si spara con molta facilità a Londra, che ha superato New York come città più violenta. Ieri sera hanno sparato anche, a Walthamstow, a un ragazzo di 16 anni e accoltellato, in altra zona, un ragazzo di 15 anni. In 20 giorni uccise 15 persone. La famiglia di Abraham Badru, 26 anni, ucciso a Hackney il 25 marzo, ha precisato: "Gun culture is becoming rampant in our community". Fatto sta che la cultura della pistola sale nella comunità ed è molto preoccupato il dottor Jonny Scrimshow del Barts Health NHS Trust che vede ogni sera giovani vittime. Le bande giovanili parlano a Londra con la pistola e il coltello. Dietro: alcool, droghe, conquista del territorio, difficoltà d'integrazione, stress metropolitano. I servizi sociali sono in allarme. Londra sta precipitando e la sera è diventata "Murder Capital". I giovani hanno la pistola facile e si può perdere la vita a Londra ovunque, altro che terrorismo. Pochi agenti in strada, inesistenti nella "tube".