R.E.I. - REDDITO D'INCLUSIONE - LA PRIMA LEGGE SULLA POVERTA'






Dopo l’approvazione al Senato della legge delega (il 9 marzo), con l’approvazione definitiva in Consiglio dei Ministri del decreto legislativo attuativo, l’Italia ha per la prima volta nella sua storia una legge sulla povertà. Il Reddito di inclusione (REI) –la misura unica nazionale di contrasto alla povertà che viene istituita –potrà essere richiesto a partire dal 1°dicembre. In linea generale, si tratta di un sostegno economico accompagnato da servizi personalizzati per l’inclusione sociale e lavorativa. Il REI non è quindi una misura assistenzialistica, un beneficio economico «passivo». Al nucleo familiare beneficiario è richiesto un impegno ad attivarsi, sulla base di un progetto personalizzato condiviso con i servizi territoriali, che accompagni il nucleo verso l’autonomia. Per finanziare il Reddito di inclusione è stato istituito il Fondo nazionale per la lotta alla povertà e all’esclusione sociale, con una dotazione strutturale che l’ultima legge di bilancio ha portato a 1,7 miliardi dal 2018. Grazie alla razionalizzazione degli strumenti esistenti di contrasto alla povertà (SIA, ASDI e social card), le risorse nel Fondo povertà salgono a 1,845 miliardi a decorrere dal 2019, parte delle quali destinate a rafforzare i servizi. Il decreto legislativo, infine, prevede alcune rilevanti innovazioni: 

•viene introdotta una importante semplificazione per i cittadini, che dal 1°settembre 2018 accederanno alla dichiarazione ISEE precompilata; allo stesso tempo, ciò permetterà anche una maggiore fedeltà delle dichiarazioni;

•si migliora la governance delle politiche sociali al fine di ridurre i divari territoriali e favorire l’integrazione tra i servizi;

•si istituisce il Sistema Informativo Unitario dei Servizi Sociali, per migliorare la programmazione, il monitoraggio e la valutazione delle politiche e rafforzare i controlli. 


I BENEFICIARI:

Sulla base delle soglie d’accesso prima identificate, i beneficiari sono individuati tra i seguenti nuclei familiari:

•Nuclei con almeno un figlio minorenne;
•Nuclei con un figlio con disabilità (anche se maggiorenne);
•Nuclei con una donna in stato di gravidanza; 
•Nuclei con una persona di 55 anni o più in condizione di disoccupazione (a seguito di licenziamento, ecc.).


Per ulteriori informazioni clicca qui