COMUNICAZIONE E RELAZIONE NELL’INCONTRO CON L’ALTRO: IL SOCIOLOGO COUNSELOR


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Esiste un tipo di consulenza umanistica che consente alle persone, laddove non ci sia una patologia di natura psichica, di essere accompagnate da uno specialista per trovare da sé la via d’uscita dalle proprie problematiche.
Si tratta del Counseling, un’attività professionale finalizzata all’aiuto e al sostegno dell’ “altro”, che trova un forte riscontro anche in ambito sociologico.
L’”approccio sistemico-relazionale” è, difatti, di origine sociologica, così come dimostrato dalla teoria dei conflitti, dell’azione e delle relazioni all’interno del “sistema famiglia”. In questo contesto la comunicazione e la relazione giocano un ruolo centrale nell’incontro e nella comprensione dell’altro.
La comunicazione interpersonale tra esseri umani determina una interazione tra emittente e ricevente che scambiano informazioni all’interno di un processo socio-relazionale, in cui ci si influenza sia attraverso il linguaggio verbale sia non-verbale.
Rispetto alla comunicazione che si realizza nelle conversazioni quotidiane, quella che si concretizza nel Counseling ha una propria utilità, in quanto “strumento di lavoro” impiegato all’interno della “relazione d’aiuto”, che ha come oggetto principale la persona assistita e i problemi che sta sperimentando nella propria esistenza.
Il Counseling Sociologico, nello specifico, si fonda su una incessante “circolarità” fra azione e ricerca,
identificando il sociologo come agente del cambiamento.
Nell’ambito familiare, ad esempio, il Sociologo Counselor attiva una metodologia interdisciplinare rivolta agli attori dell’”educazione primaria” aiutandoli a sviluppare abilità, competenze, capacità ed autonomia, riducendo gli eventuali tassi di conflittualità
In questi anni il sistema di “Welfare” e il Servizio Sanitario Nazionale si sono rivelati dei contesti particolarmente rappresentativi, in cui l’identità professionale e le conoscenze del sociologo sono state applicate in varie tipologie di operatività.
Pertanto, in questa fase di profonda crisi economica che coinvolge anche la qualità del “welfare”, nel processo di riorganizzazione del sistema dei servizi socio-sanitari e sociali, diviene di fondamentale importanza ridefinire il ruolo e dell’intervento professionale del sociologo.

Rossella Cappabianca